“Maria, insegnaci a pregare”, al Santuario di Caravaggio iniziata la Scuola di preghiera

Prossimo appuntamento mercoledì 8 ottobre, sempre guardando alla Madonna e guidati dallo Spirito, insieme al vescovo Antonio Napolioni

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“Maria, insegnaci a pregare”. Con questa invocazione nel cuore, la sera del 1° ottobre si è radunata una numerosa assemblea, che ha riempito la navata del Santuario di Caravaggio. Insieme con il vescovo Antonio Napolioni, i presenti si sono messi, come scolari docili il primo giorno di scuola, in ascolto del Maestro. E mons. Napoleoni ha ben specificato che il maestro a questa “Scuola di preghiera” è lo Spirito Santo.

Il mese di ottobre dell’anno giubilare vedrà cinque serate (una per ogni settimana) con altrettanti appuntamenti al Santuario di Caravaggio per imparare da Maria a pregare.

Nel primo appuntamento ciò che è stato messo al centro è stato il bisogno, il desiderio di esserci insieme a pregare, con Maria e con tanti fratelli e sorelle. Nella consapevolezza di essere al posto giusto qui, in preghiera, il vescovo ha invitato ciascuno a chiedersi: “Dove sei? Dove sei dentro di te?”. E lì, in quel luogo sacro che è il cuore, che occorre fermarsi per dare del “tu” a Dio, un Dio che nella persona di Gesù Cristo chiama al dialogo con lui.

La serata è iniziata con un’assemblea in movimento, invitata a spostarsi nei luoghi del quotidiano, lì dove si vive la vita, la fede, il cammino di ogni giorno. E allora ciascuno poteva ripartire da casa, scuola, oratorio, strada, campi, fabbriche, ospedali e confrontarsi sul come vivere da cristiani in quei luoghi in cui la vita si spende. E proprio lì è stato ravvivato il desiderio di partire per tornare a Gerusalemme.

Il brano degli Atti degli Apostoli (1,12-14) ha riletto ciò che stava succedendo in Santuario: i discepoli tornarono a Gerusalemme insieme con Maria e, guardando a lei e pregando insieme con lei, chiedono al Signore di insegnare a pregare. Il Vescovo ha accompagnato passo passo l’assemblea nel prendere coscienza del desiderio profondo del nostro cuore per mettersi in dialogo e in ascolto del Signore, in attesa dello Spirito che verrà. E, come i primi discepoli nel cenacolo erano concordi con Maria, anche la Chiesa di oggi, insieme, nel silenzio orante, si è fatta voce del desiderio di ogni uomo di cercare Dio, ma ancor prima il desiderio di Dio di essere desiderati da noi.

Il silenzio, i canti animati dal coro del Santuario, la suggestiva immagine della Madonna che dominava sull’altare, hanno creato il giusto clima per lasciarsi parlare al cuore da Maria.

La felice coincidenza della memoria liturgica di santa Teresa di Lisieux ha ricordato che ciascuno come lei è zero, piccolo, forse insignificante, ma se prima di noi c’è l’Uno, il Dio potente, anche il proprio zero, i propri tanti zeri messi uno dopo l’altro, possono diventare fonte di benedizione per tutti.

L’ultimo momento è stato segnato da una decina di Rosario, in cui si è contemplato il mistero della vita quotidiana, il mistero di ogni uomo e di ogni donna che si rivolge a Maria perché sia lei a illuminare i luoghi del quotidiano, i luoghi della santità da accogliere e moltiplicare.

L’assemblea si è sciolta alle note del canto Ave Maria mentre il vescovo dava l’appuntamento a mercoledì 8 ottobre per la seconda tappa della Scuola di preghiera. Seguiranno gli altri appuntamenti il 15, il 22 e il 31 ottobre sempre alle 20.45 al Santuario di Caravaggio. Sempre con l’invocazione nel cuore e sulle labbra: “Maria, insegnaci a pregare”.

TeleRadio Cremona Cittanova
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