“Custodire ogni vita”. Questo l’invito che il Consiglio Episcopale Permanente della CEI rivolge in occasione della 44a Giornata nazionale per la Vita. Invito che la zona pastorale I ha accolto radunandosi sabato alle 21 per una veglia nella chiesa parrocchiale Arzago d’Adda. Una serata di preghiera e di riflessione presieduta dal vicario zonale don Marco Leggio , parroco di Agnadello, e con una testimonianza speciale: quella della campionessa olimpica, europea e italiana di nuoto paralimpico Giulia Terzi invitata dal parroco Arzago e Casirate don Matteo Pini, “padrone di casa” per l’occasione.
«Non sono le difficoltà che abbattono i sogni, anzi – ha detto la ventiseienne campionessa arzaghese parlando ai presenti –, queste difficoltà rafforzano il nostro pensiero e ci spingono ad andare ancora più avanti. Io sono stata fortunata ad avere tantissime persone meravigliose attorno a me, a partire dalla mia famiglia».
«Quando sei in vasca – le ha chiesto don Pini – qual è la cosa che ti spinge a vivere con intensità questi momenti che per te sono così importanti?». «Sono gli obiettivi – ha risposto Giulia –. Io tutti i giorni, nonostante la fatica degli allenamenti, nonostante le giornate “no”, nonostante le difficoltà, cerco di vedere davanti a me i miei obiettivi che mi spingono a superare tutto quanto».
Nel corso della serata anche don Marco Leggio ha offerto una breve riflessione. «Tutto – ha detto – parte dal sogno di Dio di prendersi a cura l’umanità e con san Giuseppe continua il sogno di conservare questo suo Figlio che sarebbe diventato nostro Dio, nostro fratello, nostro compagno. Stasera siamo invitati a continuare questo sogno e a dire: Signore, sulla tua parola continuerò a sognare. Grazie per la vita che ci hai donato; vogliamo custodirla in tutti noi ed in tutti i nostri fratelli».