Stimolare a risvegliarsi dal torpore dell’indifferenza globalizzata e diventare elemento attivo del cambiamento, migliorando le proprie abitudini e non spegnendo mai la fiamma dell’indignazione. Questo lo scopo de “La cura della casa comune” (dove per casa comune si intende il pianeta terra, con tutto ciò che ospita e contiene, compreso l’uomo), mostra itinerante allestita presso la chiesa di Sant’Agnese, a Brignano Gera d’Adda, fino al 25 settembre su iniziativa del gruppo zonale Laudato si’ con la collaborazione del centro culturale “Monsignor Cesare Donini” di Brignano nell’ambito delle iniziative sul territorio diocesano per il Tempo del Creato.
Nella serata di martedì 20 settembre, in Sant’Agnese, la presentazione pubblica con don Cristiano Re, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo, e Matteo Marsala, formatore certificato Laudato si’, relatori sul tema “Economia integrale”.
«Non siamo più quelli di prima – ha esordito don Cristiano Re – perché viviamo in un momento caratterizzato dall’incertezza e da un imprevisto che si prolunga nel tempo. Dobbiamo guardarci in faccia e chiederci come io ho bisogno degli altri e come gli altri hanno bisogno di me». È il momento, secondo il sacerdote, di essere interconnessi, di pensare di fare assieme delle cose che siano al servizio di tutti e non del singolo individuo. «Non possiamo più pensare – ha specificato – che noi, gli altri, la terra non siano interconnessi. È finito questo tempo. Dobbiamo diventare dei medici sociali».
La mostra – una decina di pannelli, ciascuno con un proprio argomento – fa riflettere proprio su questo. «Mette a disposizione delle porte – ha sottolineato Matteo Marsala – che ci permettono, se vi guardiamo dentro, di assumere consapevolezza dei problemi della cura della casa comune». Marsala è entrato nello specifico dell’esposizione, che sarà visitata anche dai bambini e dai ragazzi delle scuole di Brignano. «La mostra – ha detto il formatore – parte da questioni che sono fondamentali per il nostro tempo. Ogni pannello riporta un’immagine ribaltata, un versetto dell’enciclica Laudato si’ e qualche dato. Le immagini ribaltate stanno a significare come questo mondo sia ribaltato, non più a misura umana. Ci sono tante cose che noi possiamo fare ma la conversione ecologica deve essere il primo dei nostri pensieri».
Don Cristiano Re ha concluso la serata lasciando due spunti: «Dobbiamo cambiare le nostre abitudini; dobbiamo pensare a tutto quello di cui possiamo fare a meno».
Il prossimo appuntamento zonale per il Tempo del Creato sarà sabato 24 settembre, alle 16, al Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio, dove Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, terrà un incontro sul tema “Homo agens. Come passare dalla comprensione all’azione ecologica”.