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Nel pomeriggio di sabato 17 febbraio si è svolta l’assemblea elettiva diocesana dell’Azione Cattolica. Intitolata “Testimoni di tutte le cose da lui compiute”, è stato un momento di riflessione di quanto fatto e vissuto come AC in questi ultimi anni attraverso un lavoro di lettura della realtà diocesana che le associazioni di base vivono.

Ciò ha permesso di costruire un documento assembleare offerto a tutta l’associazione diocesana come spunto di riflessione per rilanciare la proposta dell’Azione Cattolica nelle parrocchie, nella convinzione che l’idea di Chiesa che l’AC porta avanti sia quanto mai necessaria alle comunità parrocchiali e alla diocesi. I diversi settori si sono impegnati a proporre una sintesi di rilettura di quanto fatto in questi anni e delle traiettorie di sviluppo per il prossimo triennio.

All’assemblea erano presenti un centinaio di associati in rappresentanza dei 1.400 iscritti della diocesi.

L’assemblea si è aperta con un momento di preghiera e invocazione dello Spirito Santo. Il primo intervento è stato quello di Paolo Seghedoni, vicepresidente nazionale dell’AC e responsabile nazionale del Settore adulti. Seghedoni ha richiamato il concetto che l’AC è più di quanto sembra: le persone incrociate, le attività svolte, la presenza dei laici di AC negli uffici di pastorale diocesana, nelle comunità, sollecitando tutti a riflettere sul senso di essere laici che si associano e sullo stile proprio dei laici di AC.

Il secondo intervento è stato quello di Silvia Landra, delegata regionale dell’AC Lombarda, che ha riportato la riflessione sulla presenza dell’AC in Lombardia e sulla collaborazione necessaria tra le diverse associazioni diocesane.

Vi è stato anche il saluto di Gianluca Galimberti, ex presidente e ora sindaco di Cremona, che ha ricordato il tema della democrazia come uno degli orizzonti cui l’AC tutta è da sempre impegnata e chiamata.

In seguito Marco Dasti, responsabile diocesano Giovani, ha illustrato il documento assembleare che raccontava quanto fatto e i passi futuri per l’Associazione.

Tre le tante riflessioni emerse una su tutte richiamava al tema dell’intergenerazionalità. Per l’AC risulta prioritaria la collaborazione tra le diverse fasce d’età; tuttavia oggi vanno trovate nuove modalità per costruirla.

I partecipanti all’assemblea hanno poi avuto un momento di confronto in sottogruppi, durante il quale hanno potuto esprimere alcune sottolineature che impegneranno il prossimo Consiglio diocesano. Nello specifico le priorità emerse sono state: l’attenzione ai giovani, il linguaggio e la laicità, avere una maggiore capacità di santificare le realtà terrene, la responsabilità e la corresponsabilità con particolare attenzione alle coppie giovani e alle fragilità. È risultato prioritario anche tenere a mente i diversi passaggi d’età e di vita e accompagnarli adeguatamente così come alcuni delegati hanno sottolineato l’importanza di costruire la Chiesa del futuro e l’attenzione alla democrazia. Tutti hanno riportato la necessità di un’AC che doni entusiasmo, partecipazione e apertura.

L’incontro si è poi concluso con i ringraziamenti da parte del presidente diocesano uscente e tutti coloro che si sono spesi e si spendono in ruoli di responsabilità. In conclusione il presidente uscente Emanuele Bellani ha anche posto altri due nodi su cui il prossimo Consiglio sarà chiamato a riflettere: il rapporto parrocchia-AC e l’equilibro tra formazione e servizio per gli associati.

Al termine dello scrutinio sono stati eletti nel nuovo Consiglio diocesano di AC per l’ACR: Bertulini Frigè Ester, Cavagnini Giorgia, Guerrini Michele, Trevisi Giuseppe e Valerio Elisa; per il settore giovani: Bovarini Matteo, Fava Miriam, Corbani Lucia, Lanfredi Enrico, Proserpio Elia e Uggè Sofia; per il settore adulti: Bellani Emanuele, Corbari Silvia, Gerevini Gilberto, Ghezzi Chiara e Lingiardi Elena. Fanno parte inoltre del Consiglio i responsabili zonali AC eletti nelle assemblee zonali: Giovanni Fiumi, Andrea Fusar Imperatore, Franca Grazioli, Margherita Oneta e Mirko Zelioli e gli assistenti don Giampaolo Maccagni, Don Daniele Rossi e Don William Dalè e anche i rappresentati dei Movimenti di AC.

Il primo Consiglio si riunirà il 29 febbraio per nominare la terna dei nomi da inviare al Vescovo per la scelta del nuovo o della nuova presidente. Il 16 marzo il Consiglio si riunirà nuovamente per nominare i responsabili dei settori su proposta del presidente nominato.