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Il Natale d’estate tra i vicoli della favela

Nell'edizione natalizia di Riflessi Magazine don Emilio Bellani racconta come si trascorrono le feste a Salvador de Bahia, dove è stato missionario per più di 10 anni

Nell’edizione natalizia di Riflessi Magazine, sul tema “Dono”, trova spazio anche il racconto di don Emilio Bellani, il sacerdote cremonese che per oltre dieci anni è stato missionario “fidei donum” in Brasile, a Salvador de Bahia. Da poche settimane rientrato in Italia, dopo aver lasciato il testimone a don Davide Ferretti, sulle pagine di Riflessi don Bellani racconta il senso del Natale cristiano in Brasile … Continua a leggere »

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Nell’edizione natalizia di Riflessi Magazine, sul tema “Dono”, trova spazio anche il racconto di don Emilio Bellani, il sacerdote cremonese che per oltre dieci anni è stato missionario “fidei donum” in Brasile, a Salvador de Bahia. Da poche settimane rientrato in Italia, dopo aver lasciato il testimone a don Davide Ferretti, sulle pagine di Riflessi don Bellani racconta il senso del Natale cristiano in Brasile tra celebrazioni, scambi di doni, renne in spiaggia e regolamenti di conti. Di seguito il testo dell’articolo.

I ragazzi della parrocchia di Gesù Cristo Risorto a Salvador de Bahia durante la “Folia de Reis”

Nella povera favela di Salvador, la città che fu la prima capitale del Brasile e che ora è soltanto capitale di uno Stato (la Bahia, quasi due volte l’Italia), uno dei 26 che compongono l’immenso territorio brasiliano, il Natale non è la festa più importante dell’anno. Superato alla grande dal Carnevale (quello di Salvador è il primo carnevale di strada al mondo con 14 giorni di festa), e dalla Festa della Mamma (sì, proprio cosi!), da qualche anno deve fare i conti anche con altro evento, atteso con frenesia, il Capodanno (che chiamano “virada”), con l’arrivo di diverse navi da crociera da ogni parte del mondo (specie dai Paesi più freddi), per quattro o cinque notti consecutive di musica e, di giorno, la frequentazione di spiagge belle ed assolate.
Si. Perché ai tropici la solennità del Natale si celebra nel bel mezzo dell’estate.

Per me fu uno choc, il primo anno di missione, non ritrovare il clima invernale, la neve sui monti, il grigio umido della nostra bella pianura, la nebbia che avvolge gli alberi spogli.
Eppure, anche in questo mutato contesto, notavo elementi che ci sono familiari: le luminarie, le vetrine addobbate, lo scambio di doni, le musiche, il babbo natale richiesto per una foto nei centri commerciali e nelle strade del centro, le grandi composizioni tematiche nei luminosi shopping center (si tratta, per lo più, di personaggi tratti dal mondo delle fiabe)…
Insomma, tutti gli ingredienti delle feste di fine anno. Anche quando, tale travaso di un mondo nell’altro, porta a forme che strappano il sorriso: ve lo immaginate il bagnino, a passeggiare sulla battigia, con la cuffia di babbo natale … e la renna di stoffa imbottita sulla spiaggia con la colonnina di mercurio che segna 35 gradi?

Allontanandosi dal cuore della città ed inoltrandosi nelle aree popolatissime del suburbio, si apre un altro mondo. Eppure anche nelle favelas come la mia, in forme certo più povere, si respirava la medesima aria di Natale, data da qualche decorazione luminosa sulla via centrale, da qualche albero addobbato, improbabile neve finta, ghirlande di abete, panettoni.
Simulazioni di un mondo lontano e forse sognato, quello occidentale? Oppure retaggio di un passato coloniale? O semplice espressione di un consumismo che oggi vince e stravince a tutte le latitudini? Probabilmente un poco di tutto questo…

Ma ho sempre cercato di convincere la mia gente, specie i più impegnati, a non lagnarsi troppo della corsa ai regali lanciando anatemi sul Natale d’immagine e consumistico: in fondo il primo Natale dei regali è stato quello di duemila anni fa: sono stati i pastori e i Magi a viverlo cosi, quale umile risposta ad un immenso dono!

A questo del resto serve il tempo dell’Avvento. A riscoprire tutto il nostro bisogno e darsi le ragioni di quanto necessitiamo del dono di quel Bambino. In preparazione alla solennità anche a Salvador il tempo volava: la Novena nelle case, a piccoli gruppi, il ritiro di Avvento con tutta la comunità (in un luogo che ridestasse anche la comune sete di Dio). E poi un grande gesto pubblico, a metà tra il religioso e il profano, espressione di una pietà popolare nata soprattutto nelle regioni dell’interno (sono molti i favelados che provengono da quelle aree), mai sopita ed anzi sostenuta con intelligenza da gran parte della chiesa brasiliana. Mi ci vorrebbero quattro pagine a descrivere l’evento che unisce, una volta l’anno, uomini e donne, ragazzi, giovani ed adulti, bianchi e neri, e , lo scrivo con un brivido di commozione, le varie aree della favela divise per fazioni ed in lotta tra loro. Si chiama “Folia dos Reis”, con centinaia di persone ai margini delle strade e dei vicoli della favela, o affacciati alle finestre di casa, ad ammirare il lungo corteo composto da musici, cantori, percussionisti, lettori, cantori , persino pagliacci … e i tre re magi preceduti dalla stella. Un modo festoso e popolare che rimette al centro il grande avvenimento, il fatto storico della nascita di Gesù e l’adorazione dei Magi (tre ragazzini che, accompagnati da musiche e balli, si staccano momentaneamente dalla marea di persone al seguito per recarsi in alcune abitazioni private ed omaggiare il Bambino, ottenendo in cambio dolci e bevande).
Per l’occasione, in un misto di curiositù e nostalgia, metton fuori la testa dalla propria finestra anche coloro che hanno abbandonato la nostra fede o sono passati ad altri mondi religiosi.

 

Scopri e leggi l’edizione natalizia di Riflessi Magazine 

TeleRadio Cremona Cittanova
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Il Vescovo ai religiosi: «Non vi diciamo mai grazie abbastanza»

La fotogallery della celebrazione «Il vescovo, il presbiterio e il popolo di Dio conoscono la vita consacrata? Ci ricordiamo di loro, preghiamo per loro? Gioiamo per la varietà dei doni e per la fantasia dello Spirito che attraverso uomini e donne nel tempo ha dato vita a tante forme di consacrazione?». Con queste parole il vescovo Antonio Napolioni si è interrogato nell’omelia della festa della … Continua a leggere »

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Dal 1 al 3 aprile a Tonfano un weekend per famiglie con bambini fino a 6 anni

Aperte le iscrizioni all'iniziativa promossa dall'Ufficio diocesano di pastorale familiare

La Diocesi di Cremona, all’interno della proposta che rivolge alle famiglie, riserva quest’anno un’attenzione speciale alle coppie con figli piccoli (nella fascia di età da 0 a 6 anni) perché riconosce la delicatezza di questo momento della vita famigliare, che spesso i percorsi più tradizionali faticano ad intercettare. Per questo propone loro un weekend a Tonfano, in Versilia, presso la Casa di Nostra Signora dal … Continua a leggere »

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Il 25 marzo al Santuario di Casalmaggiore la festa patronale con il Vescovo pregando per la pace in comunione con il Santo Padre

La celebrazione presso il santuario casalasco alle 17, con diretta televisiva su Cremona1 e in streaming sui canali web diocesani, si concluderà davanti all'immagine della Vergine con la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

Anche la Chiesa cremonese risponde all’invito rivolto da Papa Francesco ai vescovi di tutto il mondo e i loro presbiteri a unirsi a lui nella preghiera per la pace e nella consacrazione e affidamento della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Il Pontefice pronuncerà la preghiera nel pomeriggio di venerdì 25 marzo, festa dell’Annunciazione, nella Basilica di San Pietro in occasione della Celebrazione … Continua a leggere »

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Al Museo Diocesano percorso quaresimale riservato al mondo universitario

Prosegue “La via della Croce”, proposta quaresimale pensata per il mondo universitario dall’Ufficio diocesano per la Pastorale universitaria, diretto da don Maurizio Compiani, in sinergia con la sede cremonese dell’Università Cattolica del S. Cuore e il Museo Diocesano di Cremona, che ogni mercoledì fa scoprire i propri tesosi apre le porte per una visita guidata. Una iniziativa che ha riscosso un buon successo. Fonte: TeleRadio … Continua a leggere »

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Gmg, il 20 novembre torna la veglia dei giovani al palazzetto dello sport

Alle 20.45 il momento di preghiera e riflessione con il Vescovo. L'accoglienza dei gruppi dalle 20.15 con green pass e iscrizione obbligatoria

Torna in presenza la veglia diocesana dei giovani con il Vescovo alla vigilia della Giornata Mondiale della Gioventù, sempre al palazzetto dello sport di Cremona ma con una formula rinnovata e una data che non è più quella della vigilia delle Palme. Sarà sabato 20 novembre, con l’accoglienza dei gruppi a partire dalle 20.15 e l’inizio della veglia alle 20.45. Fonte: n.d.

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«Siate santi messaggi di speranza sull’esempio di Omobono»

Guarda la fotogallery completa   «Quest’anno sant’Omobono ci raggiunge con alcuni sms, ossia “santi messaggi di speranza”, che egli ha disseminato con paterna tenerezza lungo i passaggi più delicati del tempo che viviamo». Con queste parole il vescovo di Cremona Antonio Napolioni ha aperto l’omelia in occasione della celebrazione della solennità patronale di sant’Omobono presieduta la mattina di sabato 13 novembre in Cattedrale. La Messa, … Continua a leggere »

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Il Vescovo ai futuri sposi: «Che questo possa essere solo il segno, l’inizio di un dialogo sulla vita»

Sfoglia la fotogallery completa   «L’amore per l’altra persona si può esprimere in mille modi. Si può esprimere con un disegno, si può esprimere con la musica e in altri modi». Così Roberto Dainesi, insieme alla moglie Maria Grazia Antonioli responsabili dell’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare, ha aperto l’incontro di futuri o novelli sposi con il Vescovo Napolioni. L’evento, che si è tenuto nel pomeriggio … Continua a leggere »

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Il Cattedrale il ricordo dei vescovi cremonesi, «grandi debitori d’amore»

Guarda la photogallery completa della celebrazione «L’amore ricevuto è tanto e l’amore restituito non basta mai». Con queste parole monsignor Antonio Napolioni ha ricordato i vescovi che nel corso dei secoli hanno guidato la Chiesa cremonese. L’occasione è stata la Messa in suffragio dei vescovi cremonesi presieduta come tradizione in Cattedrale all’indomani della commemorazione di tutti i fedeli defunti. A concelebrare l’Eucaristia, nel pomeriggio di … Continua a leggere »

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