La festa della donna riletta attraverso gli archivi del Cif di Cremona

L'8 marzo la relazione di Ernestina Contardi sulla ricerca che recupera il percorso storico dal 1948 al 2017, riordinato nel 2014 da Giulia Lodigiani e oggi conservato presso Casa di Nostra Signora
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In occasione della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo presso il C.I.F. (Centro Italiano Femminile) provinciale di Cremona Ernestina Contardi ha esposto una ricerca che recupera il percorso storico dal 1948 al 2017 utilizzando i documenti dell’archivio, riordinato nel 2014 da Giulia Lodigiani e ormai sistemato e custodito nella attuale sede della Casa di Nostra Signora, in via Ettore Sacchi 15, a Cremona.

L’analisi dei verbali e di altri documenti ha evidenziato le riflessioni e le posizioni assunte dalle presidenti e dalle consigliere di una associazione di ispirazione cristiana nell’affrontare il tema del femminile.

Fino alla proclamazione dell’Onu, avvenuta nel 1977, infatti, i cattolici partecipavano alla Giornata mondiale della donna cristiana, molto sponsorizzata a Cremona dalle Acli, tenendosi smarcati  da movimenti laici di lotta e di rivendicazione di area comunista e di sinistra in generale.

Alla fine degli anni ’70 i cattolici aderiscono più convintamente alla Giornata internazionale della donna e collaborano anche per mostrarsi uniti e raggiungere molte donne e diffondere e veicolare i valori propri del cristianesimo in armonia con la Chiesa. Occorre ricordare l’impegno profuso, In questa fase, dalle Oblate di Nostra Signora per organizzare incontri anche con personalità e responsabili in campo socio-politico.

Nel tempo la riflessione sul senso di questa giornata ha portato il C.I.F. ad assumere posizioni più autonome e. dopo la diffusione della lettera apostolica “!Mulieris dignitatem” di Papa Giovanni Paolo II nel 1988, arriva a maturare la convinzione che sia necessario sostenere il discorso sul femminile passando a corsi di formazione con contenuti anche culturali per educare alla differenza. I corsi, alcuni in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, hanno inteso incentivare il dovere di affrontare in modo serio e con il tempo necessario il problema dell’identità, ma anche dell’educazione alla relazione.

Oggi assistiamo a grandi cambiamenti nel nostro Paese e nel mondo: questa giornata mondiale obbliga a gettare lo sguardo su altre realtà e metterle a confronto, ma obbliga anche ad affrontare temi e problemi nuovi con coraggio, intelligenza e sapienza come il C.I.F. ha saputo fare in questi primi settanta anni. La ricerca d’archivio ha onorato il valore di molte donne che dal dopoguerra hanno saputo camminare con i tempi ed aprirsi a nuove sfide.