Nella Giornata missionaria mondiale una veglia di preghiera per cuori ardenti e piedi in cammino

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Almeno cento sono stati i fedeli e le fedeli che si sono riuniti in seminario vescovile nella serata di sabato 21 in occasione della Veglia missionaria.

Il titolo della serata, Cuori ardenti, piedi in cammino, ha ripreso il messaggio che Papa Francesco ha rivolto a tutta la cristianità in occasione del mese missionario: «Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho scelto un tema che prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus» e prosegue: «Nel racconto evangelico, cogliamo la trasformazione dei discepoli da alcune immagini suggestive: cuori ardenti per le Scritture spiegate da Gesù, occhi aperti nel riconoscerlo e, come culmine, piedi in cammino. Meditando su questi tre aspetti, che delineano l’itinerario dei discepoli missionari, possiamo rinnovare il nostro zelo per l’evangelizzazione nel mondo odierno».

La serata proposta per tutta la diocesi è stata presieduta dal missionario saveriano di origine cremonese padre Gabriele Guarnieri. Divisa in tre momenti, la veglia ha ripercorso le altrettante suggestioni proposte dal Pontefice. La prima parte dal titolo Piedi in cammino, con la gioia di raccontare il Cristo Risorto è stata caratterizzata dalla testimonianza di alcune famiglie che durante la scorsa estate hanno ospitato alcuni ragazzi della parrocchia di Gesù Cristo Risorto in occasione della GMG di Lisbona. In particolare hanno raccontato la loro esperienza le due sorelle Alice e Isabella Gerevini: «Inizialmente eravamo titubanti, perché ospitare in casa degli sconosciuti è una scelta importante, ma che rifaremmo mille volte, perché ci ha dato tanto e ci ha permesso di imparare tantissimo. Dopo la prima sera, durante la quale abbiamo usato Google traduttore per parlare con loro e sciogliere l’imbarazzo, siamo diventati più intimi e abbiamo comunicato più facilmente. Loro ci hanno insegnato la parola saudade che può essere tradotta in italiano con nostalgia. Siamo riusciti a creare un rapporto bellissimo e ora li consideriamo dei fratelli maggiori. Incontrarli poi per caso a Lisbona durante la via crucis della GMG è stata un’emozione indescrivibile». Quindi hanno concluso dicendo: «Abbiamo capito che la famiglia non è solo una questione di sangue: sono entrati a farne parte due persone che abitano dall’altra parte del mondo».

Michele Piccioni di Sospiro ha condiviso che ciò che lo ha colpito è stata la semplicità di queste persone e il loro atteggiamento rispettoso: «In chiesa, durante la celebrazione, nonostante i 40 gradi, hanno voluto coprirsi le spalle per andare a ricevere l’eucarestia». Il momento dedicato a queste testimonianze è stato concluso da Silvia Araldi di Pieve d’Olmi: «La cosa stranissima è che quando sono arrivati è stato come se ci conoscessimo da sempre, sembrava di aver rivisto qualcuno che non vedevamo da tempo. Mi ha fatto capire che siamo qui in cammino e non siamo sconosciuto gli uni con gli altri».

Il secondo momento della veglia, cuori ardenti: la Parola che illumina e trasforma il cuore nella missione, è stato caratterizzato dalla lettura del Vangelo dei discepoli di Emmaus e dalla riflessione di padre Gabriele Guarnieri, che ha raccontato alcuni episodi della sua vita in Brasile, dove vive come missionario da più di vent’anni: «In Brasile ho imparato a vedere una soluzione in ogni problema. Per esempio, poco tempo fa, alla radio ho sentito che i giovani si sono allontanati dalla Chiesa perché sentono distanza tra loro e i sacerdoti. Allora ho deciso di invitare i ragazzi a fermarsi dopo la Messa e ho dato loro il mio numero di telefono: non posso accettare che il sacerdote sia per i ragazzi lontano e inaccessibile. Così nell’ultimo anno ho potuto mantenere i rapporti con oltre cento ragazzi e ho aiutato la Chiesa a mantenersi viva nel cuore dei giovani».

Durante il terzo e ultimo momento, L’eterna giovinezza di una chiesa sempre in uscita, l’assemblea ha recitato insieme la preghiera del pellegrino di don Tonino Bello e la preghiera al Creatore composta da Papa Francesco.

Prima della benedizione finale, l’assemblea ha salutato Gloria Manfredini, che per la seconda volta andrà nella parrocchia di Salvador de Bahia per prestare il suo servizio come missionaria laica per il prossimo anno, in aiuto a don Davide Ferretti e al sacerdote milanese don Andrea Perego. Diversi saranno i giovani che, in diversi momenti dell’anno, soggiorneranno nella parrocchia di Gesù Cristo Risorto per periodi più brevi.

Le iniziative promosse dal centro missionario per il mese di ottobre proseguono con l’esposizione della mostra creata da don Emilio Bellani, missionario a Salvador de Bahia e da qualche anno tornato in Italia. La mostra potrà essere visitata fino al 25 ottobre presso l’oratorio cremonese di S. Ambrogio e al Santuario del Sacro Fonte di Caravaggio dal 29 ottobre all’8 novembre.

L’ultimo appuntamento sarà l’incontro con Giusy Baioni, giornalista e autrice del libro Nel cuore dei misteri. Inchiesta sull’uccisione di tre missionarie nel Burundi delle impunità, il 10 novembre alle ore 21 presso l’auditorium del centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio.

 

Giornata missionaria: cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino

In occasione del mese missionario una mostra itinerante racconta in diocesi la realtà di Salvador de Bahia