Torna nel refettorio di San Pietro al Po la tradizionale mostra dei presepi

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Lo scorso 9 dicembre è stata inaugurata la “Mostra di Presepi” nel refettorio della chiesa di San Pietro al Po di via Cesari. Una tradizione che da 12 anni non manca di sancire l’inizio del periodo natalizio a Cremona, soprattutto grazie all’impegno che gli artisti e i modellisti mettono nella creazione dei loro diorami, proponendo così ai visitatori un’esposizione sempre nuova ed innovativa. 

Veterana dell’arte del presepe ed appassionata della sua storia, Anita Diana, presidentessa dell’associazione Amici del Presepe di Cremona, è la principale responsabile dell’esposizione, e grazie all’aiuto incrollabile del marito da oltre un decennio riesce a collezionare ogni anno presepi diversi da esporre. Un pellegrinaggio quello della mostra di presepi che nacque con un carattere itinerante; infatti nel corso delle varie edizioni diverse chiese hanno fatto da sfondo all’esposizione,, fino ad arrivare in sede stabile nel refettorio della chiesa di San Pietro al Po, dove il parroco don Antonio Bandirali ha voluto che si tenesse ogni anno la mostra.

«Ogni anno i presepi sono diversi – spiega Anita Diana –. L’idea della mostra nasce dalla passione mia e di mio marito, quando abbiamo conosciuto l’associazione Amici del Presepe abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con altri appassionati e da lì è nata l’idea di mettere in mostra i capolavori di questi artisti». E ogni anno la proposta espositiva si fa sempre nuova, infatti «si fa scambio di diorami con gli altri membri lombardi dell’associazione, in questo modo ognuno ha la fortuna di mostrare il suo progetto nelle varie città della regione, e tutto viene fatto a titolo gratuito, quasi a dimostrare l’amore che ognuno mette nel proprio lavoro».

Un anno quello del 2023 molto importanti per i presepisti, racconta infatti la presidentessa Diana che «ricorre quest’anno l’ottocentesimo anniversario dalla creazione del primo presepe, realizzato da San Francesco d’Assisi nel 1323. Il Santo ha raccolto persone ed animali in una stalla, così da rappresentare il miracolo della natività, e oggi noi ripercorriamo le sue orme, più in piccolo, certo, ma con lo stesso spirito di allora».

I presepi esposti alla mostra non si limitano solamente a copie da ammirare singolarmente, perché la novità sta nel percorso che i diorami raccontano. Messi uno di fianco all’altro, i presepi raccontano la storia della vita di Cristo, partendo dall’Annunciazione, soffermandosi all’incontro di Maria con la cugina Elisabetta, arrivando come da tradizione alla nascita del Salvatore, e concludendo l’excursus storico e tematico mostrando momenti della vita familiare di Gesù, come quelli che vive nella bottega insieme a San Giuseppe mentre impara l’arte della falegnameria. 

Sono presenti anche esposizioni di natura più inusuale, non tradizionali rappresentazioni della mangiatoia col bue e l’asinello, ma interpretazioni che collocano la natività in altri ambiti e contesti riproponendo il messaggio del Vangelo, che in questi casi viene letto ed analizzato sotto punti di vista completamente diversi da quelli più abitudinari. Un esempio è il diorama dal titolo Non ho né razza né colore, ascoltate solo la mia voce, che mostra la nascita di un bambino portato in braccio dalla madre, ma non c’è nessuna mangiatoia, tantomeno i magi. Al loro posto son presenti sullo sfondo elefanti, giraffe e leoni, animali tipici della savana centroafricana, regioni da cui intere famiglie partono affrontando viaggi pericolosi verso la promessa di una vita migliore.

La “Mostra di Presepi” sarà visitabile fino al 7 gennaio, con possibilità di accesso al sabato, dalle 15 alle 18, e nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Le visite saranno possibili anche a Natale e Capodanno, dalle 15.30 alle 18. Una sezione della mostra è invece allestita nel Salone dei Decurioni del Palazzo comunale di Cremona ed è accessibile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18.