Precisazione in merito ai fatti avvenuti il 12 febbraio in Cattedrale: «Non è stato bevuto vino consacrato»

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In merito alla notizia diffusa dalla stampa locale riguardo a quanto avvenuto la mattina di lunedì 12 febbraio nella Cattedrale di Cremona, si precisa che nell’occasione non è stato bevuto vino consacrato.

I fatti in oggetto si sono svolti nella mattinata di lunedì 12 febbraio, all’inizio della Messa delle ore 10 nella cripta della Cattedrale. Come riportato nel comunicato dell’Arma dei Carabinieri, è stato segnalato alla centrale operativa che all’interno del Duomo una donna urlava e piangeva disturbando la celebrazione da poco iniziata. La donna, alla vista dei militari, si è diretta di corsa verso l’altare e ha preso una delle ampolline, bevendone il contenuto.

«Una volta che la donna è stata allontanata dai carabinieri – spiega il rettore della Cattedrale di Cremona, mons. Attilio Cibolini – abbiamo potuto constatare che la donna aveva preso l’ampolla dell’acqua e l’aveva bevuta, lasciando intatta l’ampolla del vino posta accanto. Stupisce e rammarica l’enfasi data in alcuni titoli alla falsa notizia che sia stato bevuto vino consacrato: questo non è avvenuto. E non sarebbe potuto accadere visto che eravamo all’inizio della Messa e non era ancora avvenuta la consacrazione. Quindi è stato un increscioso gesto di disturbo della celebrazione in corso, ma non sacrilego».

Nella mattinata del 12 febbraio in Cattedrale, pertanto, non è stato sottratto e bevuto vino consacrato, che d’altronde non avrebbe potuto essere presente nelle ampolline.

Il vino, infatti, viene consacrato insieme all’acqua dal sacerdote durante la liturgia eucaristica nel rito di consacrazione che al momento dell’accaduto non era ancora avvenuto.