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È morto nella notte tra il 21 e il 22 marzo all’ospedale Santa Chiara di Trento don Luigi Panzera, sacerdote 82enne originario di Casirate d’Adda che, dopo i primi anni di ministero in diocesi di Cremona, dove era stato ordinato, dal 1979 era incardinato in Diocesi di Trento. I funerali saranno celebrati lunedì 25 marzo alle 14.30 a Calavino (Tn), in valle dei Laghi, dove risiedeva. La salma sarà quindi trasferita martedì 26 marzo a Casirate, suo paese natale, dove alle 14.30 in chiesa parrocchiale ci sarà l’ultimo saluto, quindi la processione verso il cimitero.

Nato a Casirate d’Adda il 24 giugno del 1941 da una famiglia contadina, cresciuto insieme ai sei fratelli e alla sorella alla Cascina Ronchi, dopo gli studi teologici presso il Seminario Vescovile di Cremona, è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1969 nella Cattedrale di Cremona insieme ad altri otto confratelli, tra i quali don Pierluigi Pizzamiglio deceduto solo pochi giorni fa. Dopo aver iniziato il proprio ministero come vicario a Pieve d’Olmi, per motivi di salute si trasferì in Trentino dove, una volta ristabilito, decise si rimanere.

La sua prima esperienza pastorale nella diocesi trentina è stata nella parrocchia cittadina del Santissimo Sacramento come cappellano di don Alfredo Bertolini negli anni del dopo Concilio, dal 1975 al 1980: don Luigi era ancora ricordato dai tanti giovani che animavano allora la vita parrocchiale. Nel 1979 era stato incardinato nella diocesi di Trento.

Dopo un anno alla guida della parrocchia di Bosentino (1980-1981) e due anni di catechista nelle scuole trentine (1981-1983), don Panzera è stato parroco in valle dei Laghi a Stravino e Pergolese (1988-1990), poi nelle comunità giudicariesi Bondo e Breguzzo (1990-1994), per tornare infine in Valsugana, prima a Caldonazzo (1994-2002) e poi a Centa S. Nicolò (1996-2002). Infine, la parrocchia di San Giuseppe a Riva del Garda dove lo stile affabile e generoso di don Luigi è stato apprezzato per molti anni, dal 2002 al 2016.

Dal 2016 era tornato ad abitare in valle dei Laghi, a Calavino, dove prestava servizio come collaboratore pastorale nelle sette comunità.