Videos

image_pdfimage_print

«L’ABC del cristiano… e della pace». Il messaggio del Vescovo per la Quaresima

Benedetta Quaresima! Che arriva per riproporci un cammino educativo alla fede, essenziale e impegnativo, specie in questo tempo che ci preme addosso con le sue drammatiche sfide. La Chiesa non si smarrisce, quando guarda al suo Signore che cammina deciso verso la Pasqua. E ci aiuta a non cadere nelle tentazioni di fuga, illusorie e deludenti, vigliacche o aggressive, che si mascherano in mille modi, per sedurci ed ammalarci ancor di più. Continue reading »

Chiesa di casa, diaconato: il ministero della soglia

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

«Il diaconato è il ministero della soglia». Con queste parole Gianmario Anselmi, diacono permanente della diocesi di Cremona, ha definito il proprio ministero nella nuova puntata di Chiesa di casa. Ospite insieme a Mario Pedrinazzi, che riceverà l’ordinazione diaconale nella mattina di domenica 19 febbraio a Castelleone, Anselmi ha sottolineato come «stare sulla soglia tra Chiesa e mondo non significa essere divisi, bensì pronti ad accogliere e farsi carico delle necessità di ciascuno». Continue reading »

La visita del Vescovo a Soresina tra educazione, volontariato e fragilità

Guarda la photogallery completa

Dialogo e annuncio, questi i temi cardine della visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni a Soresina, tenutasi dal 10 al 12 febbraio. «Una visita pastorale che si è sviluppata attorno a tre dimensioni – ha spiegato il parroco, don Angelo Piccinelli –: quella educativa, quella delle fragilità e quella delle risorse di “amicizia sociale”». Continue reading »

Giornata del Malato: con lo stile della cura ci riconosciamo creature

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

«Mettersi al fianco è lo stile migliore della testimonianza cristiana».Con queste parole padre Virginio Bebber, amministratore delegato dell’Opera San Camillo e presidente nazionale dell’Aris, ha presentato la giornata del malato durante la puntata del programma «Chiesa di casa» in onda sui canali digitali della Diocesi di Cremona in questa settimana.Dal 1992 infatti, in occasione della memoria liturgica dell’apparizione della Madonna di Lourdes, la comunità cristiana celebra la giornata dedicata a tutti coloro che vivono e sperimentano la malattia. Il legame con Maria non è casuale. «Gli ammalati si rivolgono a lei per ricevere sollievo — ha spiegato padre Bebber — come si fa con una madre a cui si domanda consolazione».«Celebrare la Giornata del malato — secondo Angela Bigi, responsabile risorse umane e ministro straordinario dell’Eucaristia della cappellania dell’ospedale Oglio Po — ci aiuta a riscoprire la nostra dimensione creaturale. Oggi, invece, la nostra società ci vuole belli, sani e perfetti, cioè non bisognosi di nessuno».

Proprio in questo senso la Chiesa può dare il proprio contributo. La Parola, il Vangelo sono forieri di uno stile: presenza, vicinanza, accompagnamento. «Il buon samaritano ha una compassione vera — ha raccontato Angela Bigi — cioè concreta, non fatta di sole emozioni. Oggi i malati vogliono essere ascoltati senza pregiudizi. E anche il tocco è importante, è l’esperienza concreta dell’amore di Dio».Purtroppo la vicinanza, spesso, non basta a condurre alla guarigione. Lo ha testimoniato anche padre Bebber, che ha ricordato come «non sempre si riesca a dare risposte, sicurezze. Penso però all’hospice, dove si cura sempre, anche se non si guarisce mai. Ed è bello vedere il personale che sa stare vicino agli ammalati per regalare uno spiraglio di luce anche nei momenti più bui». La vera sfida per i cristiani, allora, è quella di «provare ad essere come il samaritano, che non va oltre, ma si ferma a prestare soccorso».Esserci è tutto quel che, spesso, si può fare. Offrire orecchie capaci di ascoltare, di cogliere i bisogni dell’altro.

«Esserci è anche un segno grande di speranza», per Angela Bigi. Una speranza che passa dalla fede, «ma non per proporre Dio come antidolorifico. Perché in realtà Gesù è un incontro, non uno strumento utile alla causa».Le sue parole sono state riprese da padre Bebber, che ha ricordato il profondo valore educativo che l’esperienza del Covid ha portato con sé. «In quel periodo i malati hanno sperimentato una grande solitudine. Accanto potevano avere solo i loro curanti. Questo ci ha insegnato il valore del calore umano per chi vive la preoccupazione e l’incertezza».Non è mancato, poi, nelle parole degli ospiti del talk di approfondimento pastorale, un riferimento al territorio. Secondo Angela Bigi esso «può diventare il terreno fertile per quel seme che, durante i giorni in ospedale, siamo riusciti a gettare». Padre Bebber ha invece ripreso il documento pubblicato dalla Cei nel 2006, in cui «si ricordava alle parrocchie di essere comunità sananti, capaci di farsi carico dei malati, nel corpo e nello spirito».

Vicinanza e ascolto, accoglienza e preghiera. Con questo stile la Chiesa si prepara a celebrare, ancora una volta, la giornata del malato.

“Exodus”, gli alunni della Sacra Famiglia intervistano la curatrice della mostra

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

Lo scorso gennaio, due classi terze della scuola media Sacra Famiglia di Cremona hanno avuto l’occasione di visitare nelle sale del Museo Diocesano di Cremona la mostra “Exodus”, progetto fotografico di Nicolò Filippo Rosso, che documenta le storie dei migranti dell’America Latina, e che è ospitato fino al 17 febbraio presso il Museo Diocesano di Cremona. Continue reading »

Emiliani (MpV): «La grande forma di educazione su tutte le frontiere della fragilità umana è la compassione»

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

«La grande forma di educazione su tutte le frontiere della fragilità umana è la compassione». Così il dottor Paolo Emiliani, medico chirurgo e presidente del Movimento per la vita di Cremona, ha sintetizzato il suo pensiero sullo stile educativo utile ad accompagnare l’esistenza di ciascuno. Intervenuto durante l’ultima puntata del talk di approfondimento pastorale Chiesa di casa, insieme a don Maurizio Lucini, incaricato per la Pastorale della salute della diocesi e cappellano all’Ospedale di Cremona, Emiliani ha sottolineato come il compatire nasca «da uno sguardo contemplativo che unisce ragione e mistero». Continue reading »

Don Enrico Trevisi eletto vescovo di Trieste

Guarda la photogallery completa

 

L’annuncio ufficiale è stato dato alle 12 di giovedì 2 febbraio: don Enrico Trevisi, sacerdote diocesano classe 1963 originario di Pieve San Giacomo, è stato eletto vescovo di Trieste. In contemporanea con il bollettino ufficiale della Santa Sede e la Diocesi di Trieste, la notizia è stata resa nota ufficialmente anche in diocesi di Cremona dal vescovo Antonio Napolioni in Seminario a conclusione dell’incontro plenario del clero che, in occasione della Giornata mondiale della vita consacrata, ha visto la presenza anche di suore e religiosi. Continue reading »

Nell’unità pastorale Santa Maria della Pace la visita del Vescovo, don Conti: «Quando nella Chiesa sappiamo che il nostro pastore ci guida, questo ci permette di prendere coraggio»

Guarda la photogallery completa

 

«La nostra comunità vuole ringraziare il Vescovo per aver fatto un cammino insieme a noi, per averci donato parte del suo tempo, ma soprattutto per averci consolati e stimolati a fare un cammino insieme. Quando nella Chiesa sappiamo che il nostro pastore ci guida, questo ci permette di prendere coraggio». Con queste parole don Ettore Conti, affiancato dai collaboratori pastorali don Luigi Carrai e don Paolo Tonghini, al termine della celebrazione che domenica 29 gennaio a Scandolara Ravara ha concluso i tre giorni la visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni nell’unità pastorale “Santa Maria della Pace”, formata dalle parrocchie di Ca’ de’ Soresini, Castelponzone, Cingia de’ Botti, Motta Baluffi, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Monasterolo e Vidiceto. Continue reading »

Riflessi racconta il coraggio delle «partenze»  

 

È online da venerdì 27 gennaio “Partenze”, il primo numero del 2023 di Riflessi Magazine, il mensile digitale della diocesi di Cremona che ogni mese propone una nuova edizione tematica con storie, interviste, reportage e racconti, sempre accompagnati da un significativo apparato iconografico e multimediale.

«Le partenze sono così – si legge nell’introduzione – Richiedono l’energia di un animo giovane. E non bastano mai… Non leggerete di buoni propositi pronti per essere sconfessati entro carnevale, né di chiringuitos sulla spiaggia o fughe dal mondo. La partenza non è viaggiare, non è la prima tappa, tantomeno un piano, un salto nel vuoto o una fantasticheria da giocatori d’azzardo. Le partenze che abbiamo incontrato sono scelte. “Solo il primo passo costa”, perché c’è la vita da mettere sul piatto della decisione. Come quella di uno scout che stringe il nodo al fazzolettone assumendo un impegno alla soglia dell’età adulta».

 

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

 

Il racconto del momento di passaggio di un giovane della Agesci è una delle storie raccolte e raccontate dalla rivista digitale su riflessimag.it, per un tema affrontato da diverse angolature. Ci sono storie di migrazioni ritrovate nella suggestiva mostra Exodus curata dal Festival della fotogarfia etica nelle sale del Museo Diocesano con gli scatti di Nicolò Filippo Rosso sulle rotte dei migranti in America Latina e c’è la testimonianza di don Mattia Ferrari, sacerdote modenese che svolge il suo servizio come cappellano sulla nave di una Ong che salva migranti nel Mediterraneo. E poi arte, cinema, musica e cultura accompagnano la lettura dell’edizione che porta ad incontrare piloti di auto da corsa ed esperti di escursionismo in montagna, giovani ideatori di startup e insegnanti che accolgono e accompagnano i primi passi dei più piccoli nella scuola dell’infanzia. C’è il ricordo di Alex, che si è preparata alla sua ultima partenza lasciando una scia d’amore nelle vite di chi l’ha seguita, la scommessa di Lorenzo che ha reinventato la sua carriera da calciatore professionista volando negli States per studiare e parare; ci sono gli studenti che aspettano la prossima corsa alla stazione dei bus, gli operatori di un’ambulanza sempre pronta a fronteggiare l’emergenza, i volontari di «Passo dopo passo» che si mettono in cammino per dare un futuro ai bimbi del Nepal; il racconto teatrale del più grande patrimonio di semi al mondo. Ci sono le storie di donne che viaggiano da sole con bagagli leggeri e tasche piene di curiosità, che si arruolano in aeronautica, che volano in Africa per salvare gli scimpanzé.

«Non è mai l’unica possibilità, partire o cominciare. Serve coraggio per non stare fermi: rimettersi in piedi dopo un sogno infranto, lasciare la casa, salire su un aereo o su un barcone, cambiare programma. Ogni partenza insegna a partire. Ad ogni scelta siamo un po’ meno soli»