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Author: Luca Marca

In Paradiso in bicicletta, a Caravaggio la presentazione del libro su don Pierino Crispiatico
L'evento SABATO 27 NOVEMBRE in Parrocchia con l'intervento del vescovo Antonio Napolioni che ha scritto la prefazione del testo

Nella serata di sabato 27 novembre la parrocchia di Caravaggio sarà presentato il libro “In Paradiso in bicicletta”, curato da Ezio Zibetti e nato grazie al contributo di Andrea Baruffi, Anna Gigatti, Francesco Tadini e Daniele Zibetti. Un testo che racconta della vita di un uomo molto caro a tutto il caravaggese, don Pierino Crispiatico (Brignano 1904 – Caravaggio 1990), tanto umile quanto generoso ed altruista, vissuto e morto nel secolo scorso ma ricordato e amato anche oggi. Continue reading »

«L’incontro con il Vescovo è per noi un momento di grande gioia, che a causa della pandemia non si teneva dal 2019, siamo felici di poterlo nuovamente accogliere qui nella nostra realtà, che ha tanto bisogno di essere ascoltata». Con queste parole, la direttrice del carcere di Cremona Rossella Padula, accoglie il vescovo Antonio Napolioni nel pomeriggio di lunedì 13 dicembre nella casa circondariale di Ca’ del Ferro in presenza dei cappellani don Roberto Musa e don Graziano Ghisolfi, del direttore della Caritas Cremonese don Pierluigi Codazzi, del diacono Marco Ruggeri, degli agenti di polizia penitenziaria e degli operatori che lavorano nella realtà carceraria.

Durante l’incontro ogni presente ha avuto la possibilità di intervenire per illustrare, dal proprio punto di vista e secondo le proprie mansioni, quali sono le criticità e i punti di forza nel rapporto fra gli operatori penitenziari e i detenuti, facendo emergere come sia sempre più difficile stabilire un rapporto di reciproca fiducia, spesso dettato dalla mancanza di risorse e iniziative per poterli riabilitare, al fine di fornire loro una seconda opportunità al di fuori del carcere.

Ricorda don Roberto Musa che «sono molti i casi in cui un detenuto, scontata la sua pena, non è in grado di riacquisire una vita fuori dalle sbarre, e quindi dopo un mese lo ritroviamo qua. C’è bisogno di avere la sicurezza che finiti i giorni di custodia, esista la possibilità di rimettersi in gioco come nuovi cittadini. Per far questo, da tempo ormai, si sono aperti un laboratorio e un negozio nei quali vengono prodotti e venduti dolci e cibarie, offrendo così un graduale riavvicinamento alla società per i detenuti, che in questo caso sono anche affiancati da ragazzi disabili che possono mettere in gioco le loro abilità».


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Leggi QUI il reportage di Riflessi Magazine dalla casa circondariale di Ca’ del Ferro


Alcuni operatori carcerari hanno approfittato della presenza del Vescovo anche per condividere alcune esperienze che hanno vissuto sulla loro pelle durante le ore di lavoro, molto dure e traumatiche, esternando i sentimenti che han provato e che cosa han pensato in quei momenti.

Le parole della direttrice Rossella Padula sull’incontro sottolineano come «il dialogo e il confronto sono stati i veri protagonisti oggi, ci siamo tutti stupiti dell’attenzione che ci ha dedicato il Vescovo, lasciandoci liberi, senza vincoli né censure, di dire ciò che ognuno sentiva sia sul mondo che viviamo, il “mondo carcere”, sia sulle attività quotidiane. Dalle parole di monsignor Napolioni è emersa una grande vicinanza da parte sua, vicinanza che però possiamo già tastare nella quotidianità, poiché è attiva, concreta e produttiva. La chiesa non è solamente quella fuori, ma siamo tutti noi qua dentro, al di la della confessione di ognuno, perché chiesa è servizio, sacrificio e disponibilità nei confronti degli altri».

Il Vescovo ha quindi concluso l’incontro, all’insegna della comunicazione attiva e produttiva, salutando i presenti invitandoli alla celebrazione con i detenuti nella mattinata del giorno di Natale: «Questa esperienza deve poterci scuotere tutti, – ha detto – perché è la cartina al tornasole della nostra civiltà. Oggi sono emerse tre parole chiave: bisogno di speranza, bisogno di senso e bisogno d’ascolto, ma in fondo è ciò che riguarda tutti, e allora ben venga che qui facciamo di più per farlo nella vita quotidiana fra di noi. Una comunicazione che sia veramente ricca di speranza e di senso delle cose, perché ci mettiamo realmente in ascolto gli uni degli altri».

Alla Beata Vergine l’incontro del Vescovo con i superiori delle case religiose

Nella mattinata di venerdì 10 dicembre si è tenuto, presso il salone Madre Lucia Perotti dell’Istituto Beata Vergine di Cremona, l’incontro fra il vescovo Antonio Napolioni e i superiori e le superiore degli ordini religiosi presenti sul territorio diocesano. Un momento di confronto che si è svolto in un clima di comunione e preghiera che ha permesso di parlare di temi tanto cari quanto vitali per le comunità religiose, legati al presente, alla modernità e alle nuove sfide che si presentano ogni giorno e verso le quali si ci può trovare spesso impreparati e disarmati. Continue reading »

A Soresina l’ultimo saluto a don Giuseppe Giori

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Nella mattinata di martedì 7 dicembre, nella chiesa parrocchiale di San Siro a Soresina, sono stati celebrati i funerali di don Giuseppe Giori, sacerdote originario di Soresina spentosi all’alba di lunedì 5 dicembre all’ospedale di Cremona, dove era ricoverato da qualche tempo. Parroco emerito di Pugnolo, aveva compiuto 80 anni il 5 agosto.

Le esequie sono state presiedute dal vescovo emerito Dante Lafranconi, che ha espresso anche la vicinanza del vescovo Antonio Napolioni, che non ha potuto essere presente per una lieve indisposizione. Tra i diversi concelebranti il vicario generale don Massimo Calvi, il vicario episcopale per il Clero don Gianpaolo Maccagni e il parroco di Soresina don Angelo Piccinelli.

Nell’omelia il Vescovo emerito ha anzitutto voluto ricordare che più forte del sentimento di sofferenza per il distacco è la parola di consolazione del Signore. In particolare, prendendo spunto dalle letture e in particolare dal profeta Isaia ha voluto evidenziare tre aspetti.

A partire dall’importanza di valorizzare l’esistenza terrena in vista del compimento a cui si aspira. E qui il pensiero è andato alla fede semplice ma autentica di don Giuseppe, «che nasceva da un cuore che credeva veramente nel Signore» e lo portava a «rinnovare i suoi impegni di prete ogni giorno, nella gioia e nella speranza di quello che Dio ci ha dato e che  ha promesso».

Ricordando poi come la vita si consumi in fretta, monsignor Lafranconi ha sottolineato l’importanza «di fare ogni occasione della nostra vita la possibilità per compiere. giorno per giorno, la nostra conversione». Senza rimandare a domani «la fedeltà agli impegni del nostro battesimo». Ciò che anche don Giori ha vissuto nella propria vita di sacerdote, «vissuta con quello stile di servizio che mette in primo piano, più che la nostra azione, la fiducia nell’azione di Dio attraverso di noi». E in questo senso il Vescovo emerito ha voluto ricordare l’assiduità di don Giori nella preghiera: «una preghiera – ha detto – attraverso la quale ricordava a se stesso e anche a noi che non c’è da perdere tempo, perché la vita è breve e si consuma in fretta».

L’ultimo richiamo del Vescovo emerito è stato «al premio» garantito dal Signore e richiamato ogni anno dal mistero del Natale. Un amore, quello con cui Dio accompagna ciascuno e al quale si cerca di rispondere, infinitamente superiore a quello che si può meritare.

«Il fratello Giuseppe che ci ha preceduto – ha concluso il vescovo emerito Lafranconi – ci aiuti a conservare questi sentimenti, queste intenzioni e questo stile, perché l’incontro con il Signore ci riempie di consolazione e di pace».

 

Il suono delle campane ha accompagnato l’uscita del feretro di don Giori dalla chiesa. Intorno a lui si sono riuniti i fedeli presenti, i confratelli e i suoi affetti. Dopo l’estremo saluto il trasferimento nel locale cimitero per la tumulazione.

 

Profilo di don Giori

Don Giuseppe Giori, ordinato sacerdote il 24 giugno 1967, ha iniziato il proprio ministero svolgendo l’incarico di vicedirettore del Preseminario di Caravaggio. È stato quindi vicario a Casalmaggiore, nella parrocchia di S. Stefano (1972-1974), e a Cassano d’Adda, presso la comunità di S. Maria Immacolata e S. Zeno (1974-1980).

Nel 1980 è stato trasferito a Pugnolo, dove è rimasto come parroco per 31 anni. Successivamente, dal 2011 al 2012, don Giori era rimasto a servizio delle parrocchie di Pugnolo, Cella Dati e Derovere come collaboratore parrocchiale. Dal 1999 al 2006 ha anche ricoperto l’incarico di cappellano dell’ospedale Germani di Cingia de’ Botti.

Dal 2012 era residente a Pieve San Giacomo. Il 5 agosto scorso ha compiuto 80 anni.

Laudato si’, il 22 gennaio incontro all’oratorio di Piadena
L'evento, promosso dal Gruppo diocesano Laudato si' insieme all’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale, guarderà anche al discusso tema dell’autostrada Cremona-Mantova

Il Gruppo diocesano Laudato si’ e l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro organizzano, nel pomeriggio di sabato 22 gennaio, alle 16.30 presso l’oratorio di Piadena, un incontro per approfondire la conoscenza dell’enciclica di Laudato si’ di Papa Francesco, campanello d’allarme mondiale perché tutta l’umanità prenda coscienza della distruzione che l’uomo sta causando all’ambiente e ai suoi simili.

Lo stile che il Papa propone è quello del dialogo «con tutte le persone che abitano questo pianeta», ed è proprio nel dialogo con gli altri che si fonda la proposta della Laudato si’, che pone l’ecologia integrale come fulcro di interesse, affinché essa sia «un’ecologia che integri il posto specifico che l’essere umano occupa in questo mondo tenendo in considerazione le relazioni con la realtà che lo circonda. L’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi e urbani, dalla relazione di ciascuna persona con se stessa e con gli altri».

L’incontro porterà all’attenzione alcune domande fondamentali che oggi necessitano più che mai di una risposta: che cosa vuol dire prendersi cura della casa comune? come farlo? Quale idea di sviluppo abbiamo per il nostro territorio? Alla luce di questi interrogativi e dell’enciclica del Papa troverà grande spazio un tema che interessa molto il territorio cremonese: la costruzione dell’autostrada Cremona-Mantova.

Questo primo momento di discussione attiva non sarà certo l’ultimo, infatti continuerà rivolto alla cura della casa comune, nello spirito dell’ecologia integrale, sperimentando un momento di cittadinanza attiva e produttiva.

Vista la situazione sanitaria, per accedere all’incontro sarà necessario presentare il Green Pass, indossare la mascherina FFP2 e rispettare il distanziamento.

Locandina dell’incontro

Dalle 10 alle 11 di sabato 29 gennaio, presso il consultorio Ucipem di Cremona in via Milano, si articolerà l’incontro informativo del percorso strutturato del “Gruppo di Parola per figli di genitori separati”, un’iniziativa totalmente gratuita nata per ascoltare e aiutare i bambini e i ragazzi di età compresa fra i 6 e i 12 anni, figli di genitori separati, accompagnandoli attraverso un tragitto tanto complesso come quello del divorzio. Continue reading »

È arrivata sino in Brasile la “Settimana della carità”, l’iniziativa di solidarietà promossa della Chiesa cremonese in occasione della festa patronale di sant’Omobono. Dall’8 al 14 novembre, infatti, anche la comunità di Salvador de Bahia ha vissuto questa occasione che vuole ricordare l’importanza del dono gratuito e della carità nei confronti del prossimo. Nella parrocchia brasiliana di Gesù Cristo Salvatore, infatti, il legame con Cremona è sempre più forte: qui opera il sacerdote “fidei donum” cremonese don Davide Ferretti, che da ottobre è affiancato da Gloria Manfredini e nelle prossime settimane potrà contare anche sul supporto di un altro giovane cremonese, Marco Allegri, che proprio durante la veglia diocesana dei giovani, che si terrà al palasport di Cremona nella serata del 20 novembre, riceverà il mandato missionario dal vescovo Antonio Napolioni. Continue reading »

L’Inno alla Vergine commentato da Nembrini sabato al Santuario di Caravaggio
Alle 20.45 al Centro di spiritualità il terzo e ultimo incontro del ciclo "Dante in Santuario"

Sabato 4 dicembre, alle 20.45, presso l’auditorium del Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio, il professor Franco Nembrini, insegnante, saggista e pedagogista bergamasco, cultore e studioso del Sommo Poeta, leggerà e commenterà “L’Inno alla Vergine” di san Bernardo presente nel 33° canto del Paradiso.

La serata, dal titolo “Di speranza fontana verace”, è il terzo e ultimo appuntamento della rassegna «Dante in Santuario», pensata per raccontare la Divina Commedia fra teatro, musica e letteratura.

L’iniziativa conclude un percorso (iniziato a ottobre con una rappresentazione teatrale su san Francesco, in riferimento al canto VI del Paradiso, e proseguito a novembre con un’elevazione musicale in basilica) che intende rivitalizzazione il Centro di spiritualità del Santuario e non solo attraverso iniziative di carattere religioso. La scelta di attingere alle opere dantesche intende offrire un contributo culturale e di spiritualità nel settecentesimo anno dalla morte del poeta fiorentino. Ma anche la scelta del 33° canto non è casuale, il 4 dicembre è il primo venerdì d’Avvento, giorno in cui si vuole così guardare all’esempio della Vergine Madre, incona dell’attesa del Natale.

L’ingresso alla serata del 4 dicembre è libero sino al raggiungimento dei posti disponibili secondo le normative anticovid in vigore.

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«Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare», Coldiretti Cremona con le scuole per un futuro… buono

 

Il futuro della casa comune è in mano ai più giovani. Questo il messaggio che Coldiretti Cremona intende sostenere e promuovere concretamente con il progetto scolastico «Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare», che grazie al contributo del Ministero dell’Istruzione prosegue idealmente il progetto di sensibilizzazione ambientale che l’anno scorso ha coinvolto 70 classi e 1265 alunni nella provincia di Cremona.

La presentazione del progetto proposto da Coldiretti Cremona alle Scuole primarie della Provincia di Cremona, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, con l’impegno di promuovere sani stili di vita coniugati alla sostenibilità ambientale, si è tenuta nella Sede provinciale di Coldiretti Cremona nella mattina di martedì 11 gennaio, alla quale han partecipato il direttore di Coldiretti Cremona Paola Bono, l’assessore ai sistemi culturali, giovani e politiche della legalità del comune di Cremona Luca Burgazzi e la professoressa Elisa Cambiati, rappresentante dell’Ufficio Scolastico Territoriale.

Presenti in video conferenza in rappresentanza dei partecipanti al concorso, hanno assistito all’incontro la classa 2B del professor Simone Fappani e la classe 3B della professoressa Simona Pilotta, che con grande entusiasmo han saputo trasmettere i valori che questa iniziativa vuole portare nelle scuole cremonesi, esponendo i propri progetti che sono ormai pronti a prendere vita.

Dopo l’introduzione affidata ad un allegro video dedicato ai momenti salienti vissuti dagli alunni nell’ambito del progetto-scuola Coldiretti dello scorso anno, è stata Paola Bono, Direttore della Federazione, ad illustrare percorsi, protagonisti e numeri dell’edizione 2021-22. Il Direttore ha dapprima ricordato la collaborazione in essere tra Coldiretti e il Ministero dell’Istruzione, formalizzata da un protocollo, e l’ormai decennale esperienza messa in campo dall’organizzazione degli agricoltori in tema di proposte formative dedicate ai temi della sostenibilità e della corretta alimentazione. Con soddisfazione il Direttore ha quindi informato i giornalisti in merito alla lettera che Coldiretti Cremona ha ricevuto a firma del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nella quale si sottolinea “il valore della vostra iniziativa, che si coniuga pienamente – ha scritto il Ministro – con l’obiettivo educativo su cui l’intero sistema di istruzione è impegnato, ovvero quello della formazione di un cittadino partecipe e consapevole, anche in ambito ambientale e del diritto alla salute, per un futuro umanamente sostenibile”.

Il Direttore Paola Bono ha quindi brevemente illustrato i contenuti del progetto, a partire dai cinque percorsi, raccontati con l’ausilio di un video: “Una mucca per amica”; “Viene prima l’uovo…o la gallina?”; “L’acqua amica della natura”; “Evviva le api” e “Il cibo nell’arte”. Quest’ultima proposta, in particolare, si avvale della preziosa e generosa collaborazione di Flavio Caroli, storico dell’arte e accademico italiano. Il progetto – ha spiegato il Direttore – si svilupperà a partire da video girati nelle aziende e dedicati ai vari temi, proposti alle classi in una lezione che includerà – in questo momento a distanza, attraverso “web incursioni” – il dialogo tra alunni e agricoltori. “L’auspicio è che ben presto la situazione sanitaria consenta l’arricchimento del percorso attraverso visite in azienda, nelle fattorie didattiche, o presso il museo – ha detto –. Non mancheranno un momento finale dedicato all’esposizione dei lavori dei bambini e una giornata rivolta alla premiazione dei lavori più significativi”.

In rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, la professoressa Elisa Cambiati ha ribadito il valore della proposta messa in campo da Coldiretti. “La partecipazione sempre così fattiva – ha rimarcato – fa capire quanto queste tematiche siano vicine al mondo della scuola e siano importanti. Quanto siano rilevanti per il futuro dei bambini e del nostro territorio. Siamo veramente contenti di come il progetto è andato l’anno scorso e di come sta procedendo quest’anno. Vediamo l’entusiasmo dei bambini, che attendono le lezioni e si dedicano agli elaborati, e degli insegnanti che ogni anno richiedono in prima persona informazioni inerenti al progetto”.

L’Assessore Luca Burgazzi ha esordito rivolgendo “un grazie alla Coldiretti”. Ha sottolineato la piena sintonia, in merito ad una visione che considera il sistema museale, le istituzioni culturali, quali elementi che fanno parte dell’educazione delle giovani generazioni. Ha rivolto un plauso alla scelta di valorizzare, nello scorso anno, l’incontro con il museo Cambonino, così come quest’anno, con una guida d’eccezione, si va alla scoperta della Pinacoteca cremonese. “Come sistema museale, insieme a Coldiretti, abbiamo condiviso questa scelta, che ritengo fondamentale, convinti come siamo che i musei non siano solo semplici erogatori di un servizio” ha aggiunto, definendo il museo “un elemento fondamentale per la costituzione di una comunità”. “Il fatto che un’associazione di categoria, che la Coldiretti, abbia colto questo legame fra istruzione, cultura, musei, è un segnale importante che viene dato alla città, a tutto il territorio, ed anche ad un contesto più ampio”. L’Assessore Burgazzi ha quindi evidenziato il grande, ulteriore valore, portato al progetto dal coinvolgimento del critico e storico dell’arte Flavio Caroli.

Carlo Maria Recchia ha quindi passato la parola ai protagonisti del progetto, alle due classi in video-collegamento, in rappresentanza di tutti gli alunni che condivideranno la grande avventura targata Coldiretti Cremona, alla scoperta dell’agricoltura e dell’alimenta made in Italy, dello sviluppo sostenibile, del territorio e della sua bellezza. L’insegnante Simone Fappanni ha testimoniato l’entusiasmo, la grande curiosità, con cui gli alunni vivono in ogni occasione l’incontro con gli agricoltori della Coldiretti. La professoressa Simona Pilotti ha descritto l’innovativa esperienza che la scuola sta mettendo in campo, in collaborazione con il Consorzio Casalasco del Pomodoro, con gli alunni che – dotati delle più moderne strumentazioni – si apprestano a coltivare piselli e verdure in un appezzamento ricevuto in dono dal Comune di Ostiano.

L’avventura degli alunni è dunque ai nastri di partenza. Le prime lezioni in calendario sono fissate per giovedì 13 gennaio.

Ogni classe avrà cinque percorsi diversificati i base alle proprie esigenze, e degli esperti esporranno i temi trattati ai ragazzi grazie a foto e video per trasmettere l’esperienza in maniera chiara ed efficace, alimentando le conoscenze apprese grazie a laboratori interattivi e visite guidate. Mucche, uova, acqua e api sono gli argomenti che verranno insegnati, accompagnati da un innovativo corso legato alla storia del cibo nel mondo artistico che illustrerà come esso abbia avuto un ruolo preponderante in ogni periodo storico.

Gli elaborati potranno essere inviati entro il 30 aprile e verranno valutati da un’apposita commissione che decreterà il vincitore del concorso, che verrà premiato , condizioni sanitarie permettendo, alla festa di fine progetto alla quale potranno partecipare tutte le scuole che hanno aderito.